Le potenzialità sono le nostre risorse interiori: se espresse e allenate, ci rendono felici e fanno stare bene anche chi ci sta intorno. Le potenzialità non sono esclusiva di qualcuno: sono presenti in ognuno di noi, ma spesso non cresciamo consapevoli delle nostre risorse o ce ne dimentichiamo strada facendo.
Come fare dunque per andare a riscoprire queste risorse? Dipende da noi? Come fare per esprimerle e allenarle, trasformando quei modi di pensare e di vedere che non sono più funzionali alla nostra felicità?
Anzitutto è bene ricordare che sì, dipende da noi. Non possiamo ovviamente cambiare (tutte) le cose, ma possiamo cambiare il nostro sguardo sulle cose. Se alleniamo le nostre potenzialità, riusciremo a trasformarle in competenze, in poteri e talenti in grado di modificare la nostra realtà, cogliendo anche nella difficoltà una reale opportunità di crescita.
Ricercare e stimolare il nostro potenziale, allora, significa prendersi cura della luce che ci abita, ponendola al servizio della nostra vita e di quella degli altri: così riusciremo ad aumentare la nostra felicità. E anche quella di chi ci sta intorno, perché le potenzialità si esprimono prettamente nella relazione. Una vita “felice” non è necessariamente una vita priva di problemi, ma una vita consapevole che ci permetta di non subire le difficoltà. In altre parole, non si tratta di negare il buio, ma di considerare l’oscurità come l’alleata migliore per apprezzare le stelle.
Ma a quali forze possiamo attingere? Quando parliamo di “risorse interiori”, ci riferiamo senz’altro ai punti di forza del nostro carattere, ma anche al nostro sistema di valori e ai nostri desideri: non solo, quindi, le “doti naturali”, ma anche ciò che scegliamo, il nostro modo di pensare, il nostro sguardo sugli avvenimenti.
Come la forza, la resistenza o la velocità del corpo, anche le risorse interiori si possono allenare! Ed è importante tenere presente che anche non allenarsi è un allenamento: un vero e proprio allenamento all’inattività. Allo stesso modo le parole depotenzianti (“sono fatto così”, “non ne faccio una giusta”, “non ci riuscirò mai”, “sono proprio sfortunato” e via dicendo) sono allenamenti che ci tengono fermi, impedendo la nostra evoluzione benefica.
Pensiamo al seme di un albero: il seme custodisce al suo interno tutte le potenzialità per diventare un giorno quell’albero, proprio quello e non un altro. Ma la sua crescita dipenderà da molti fattori: la terra in cui è seminato, l’acqua che lo ha nutrito, i raggi del sole che lo hanno raggiunto e il vento che lo ha accarezzato o scosso. Come un seme, ogni potenziale ha i suoi ritmi e i suoi tempi: per evolvere ha bisogno di scelte in armonia col significato che desideri dare alla tua vita e di allenamenti adeguati per sbocciare.
Tutti siamo dotati di potenzialità: ma i semi dei nostri talenti hanno bisogno di essere riconosciuti, valorizzati e allenati con amore. Lo scopo è una vita buona, utile, fonte di ispirazione e di gioia per chi ci circonda.
Se avrai voglia di conoscermi, scoprirai che le sessioni individuali di coaching hanno esattamente questa finalità: aiutarti a mettere a fuoco le tue potenzialità e a svilupparle nella direzione migliore per te. Trovare la propria strada è un lavoro meraviglioso ma anche faticoso: per questo è importante sapere che non devi per forza farlo da solo.